Lo sciacallo dorato è una specie in continua espansione demografica e spaziale sul territorio italiano.

Il primo dato certo di presenza accertata di Canis aureus nell’Italia nord-orientale risale al 1984 (Regione Veneto), ma la prima riproduzione è stata documentata soltanto nel 1985 (Friuli Venezia Giulia). Attualmente si segnalano presenze sia su Alpi che Prealpi sia nella Pianura Padana. Recenti segnalazioni hanno dimostrato come la specie abbia raggiunto anche il Piemonte e l’Emilia Romagna.

Per questa ragione è stato realizzata una cartella su Google Drive, liberamente disponibile (Canis aureus news), appositamente dedicata alla consapevolezza pubblica e continuamente aggiornata sulle ricerche in corso. La cartella è disponibile a questo link: https://drive.google.com/drive/folders/1slP3zPaF2L7me7pamP28nUTnxHo98QtS

Un’informazione aggiornata e corretta è resa possibile grazie anche allo sviluppo della citizen science che permette di raccogliere video e immagini fatte sia da fotonaturalisti che da amatori, validate di volta in volta da figure esperte. L’ecopatologo, veterinario o faunista che sia,  può tenerne conto  per approfittare di ogni possibile occasione per contribuire alla conoscenza sullo sciacallo dorato, la cui presenza si intreccia sempre più con quella del lupo.

Tramite i file caricati nella cartella Drive è possibile disporre quindi di materiale divulgativo, di informazioni tecnico-scientifico relativi a distribuzione e biologia della specie, articoli di ecopatologia sullo sciacallo in rapporto anche a studi su altri carnivori, notizie e informazioni relative a segnalazioni di presenza sul territorio nazionale.

Per maggiori informazioni visitare anche il sito: https://www.habitatonline.eu/2021/04/lo-sciacallo-dorato-canis-aureus-in-italia-sintesi-delle-conoscenze-aggiornata-al-2021/