Arezzo 27 novembre 2019

“Formare ed informare i portatori di interesse per la early detection e il controllo della peste suina africana nel cinghiale” nell’ambito del corso di formazione per conduttori cani da detection e per formatori in ambito venatorio, finalizzato alla sorveglianza e controllo della peste suina africana.

Il monitoraggio ecologico mediante l’ausilio di cani da detection rappresenta una risposta rapida ed efficace alle problematiche connesse con la necessità del reperimento delle carcasse degli animali oggetto di osservazione. In ambito internazionale, l’utilizzo dei cani da detection nel settore del monitoraggio e conservazione fauna selvatica, ha avuto un rapido sviluppo, risultando spesso economicamente più conveniente rispetto ad altre strategie  (Goodwin et al., 2010; Paula et al. , 2011; Kauhala e Salonen, 2012; Sheehy et al., 2014; Beebe et al., 2016; Oldenburg et al., 2016; Hayes et al., 2018), e, soprattutto, più efficace rispetto agli operatori umani, sia in termini di tempi di ricerca più rapidi, che per i risultati di maggiore percentuale di localizzazione e più ampia possibilità di ispezione di aree impervie o coperte di fitta vegetazione (Beebe et al., 2016; Stanhope, 2015).

La Società Italiana di Ecopatologia della Fauna sta sostenendo il Progetto pilota “Carcass detection dogs: utilizzo di unità cinofile addestrate al rilevamento delle carcasse di cinghiale come strumento di prevenzione e controllo della peste suina africana” (https://www.enci.it/progetti-enci/enci-for-conservation/prevenzione-contro-la-peste-suina) promosso dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) sulla prevenzione e controllo della peste suina africana (PSA).

Il progetto, nato dalla collaborazione del direttivo SIEF con i referenti dell’ENCI, prevede la formazione di binomi conduttore-cane idonei al rilevamento delle carcasse di cinghiale nell’ambito del monitoraggio sanitario per il controllo e l’eradicazione della peste suina africana.

Tali binomi opportunamente formati attraverso corsi di formazione, possono diventare fondamentali nella ricerca attiva di carcasse in caso di avvio di un focolaio epidemico. È noto infatti come la sorveglianza passiva continua sia di fatto lo strumento principale per comprendere l’evoluzione della malattia, considerando inoltre che l’individuazione delle carcasse e la loro rimozione è uno dei pilastri per l’eliminazione della PSA nel territorio.

L’obiettivo del progetto è la creazione di un team multidisciplinare che possa provvedere alla selezione e formazione di unità cinofile per la ricerca di carcasse di cinghiali nelle aree di indagine e che possa intervenire in situazioni emergenziali in caso di diffusione della PSA nel rispetto delle misure di biosicurezza. I tempi per selezione, addestramento e messa in operatività sono stimati in 5/7 settimane.

Nell’ambito del progetto ENCI, SIEF avvia il percorso formativo attraverso l’organizzazione di una giornata rivolta anche a tecnici faunistici e veterinari, e finalizzata ad educare formatori in grado di comunicare in maniera efficiente le modalità pratiche e gestionali per un’efficiente sorveglianza ed effettivo controllo rivolto alla prevenzione della PSA.

Nella LOCANDINA il programma della giornata e tutte le informazioni utili alla partecipazione.

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