La crescita delle popolazioni di ungulati selvatici sul territorio nazionale comporta forti criticità legate agli impatti sulle attività antropiche. La gestione faunistico-venatoria e le attività di controllo mirate al contenimento di queste specie si sono rilevate spesso non sufficienti a gestire le problematiche.
Diverse sensibilità propongono punti di vista contrastanti rispetto alla necessità del prelievo venatorio e alla necessità di diminuire il consumo delle carni in genere. Un punto in comune e un obiettivo di medio-lungo periodo delle politiche ambientali è volto alla necessità di ridurre il consumo di carne di animali da allevamento intensivo, aumentare il benessere animale e ridurre l’impatto ambientale della filiera. In tal senso, le carni di selvaggina possono essere l’elemento di congiunzione tra queste visioni perché derivano da animali nati e vissuti liberi e cresciuti senza l’immissione nella catena alimentare di ulteriori input rispetto a quelli naturali. Tuttavia, è sempre più impellente giungere alla definizione di normative che regolino efficacemente l’operatività e la gestione di una filiera controllata e certificata per le carni di selvaggina selvatica, nel rispetto della tracciabilità, della qualità igienico-sanitaria del prodotto e del benessere animale.
Il congresso è organizzato grazie alla collaborazione tra Società Italiana di Ecopatologia della Fauna (S.I.E.F.) e Associazione Italiana Veterinari Igienisti (A.I.V.I.) e con il supporto dell’Associazione per lo sviluppo della cultura, degli Studi Universitari e della ricerca nel Verbano Cusio Ossola (ARS.UNI.VCO) e di Fondazione Onlus Uomo-Natura-Ambiente (Fondazione U.N.A.) e si svolgerà on-line su piattaforma ZOOM.
Attraverso la partecipazione di esperti nazionali e internazionali, con competenze nei vari settori, il Congresso si pone i seguenti obiettivi:
- fornire strumenti utili a migliorare e definire la qualità e la tracciabilità del prodotto cacciato nell’ambito di una filiera locale;
- descrivere le modalità di gestione di una filiera applicata a piani di controllo della selvaggina, nel rispetto delle normative e del benessere animale;
- confrontarsi con altri paesi europei al fine di comprendere le modalità di applicazione e interpretazione del Pacchetto igiene valutandone le effettive ricadute gestionali.
Programma del Congresso
Martedì 8 giugno 2021 – 1° Sessione:
Carni di selvaggina: sicurezza alimentare e salute umana
La sessione affronta gli aspetti legati all’igiene e alla qualità delle carni di selvaggina, partendo dalle modalità di abbattimento fino alla gestione delle carcasse lungo le fasi di eviscerazione e trasporto alla cella nell’ambito di filiere controllate. La salubrità delle carni verrà analizzata anche sotto il profilo dei contaminanti ambientali e della valutazione del rischio dei patogeni emergenti. Seguirà una tavola rotonda con il Ministero della Salute ed esperti regionali relativamente al tema della sicurezza alimentare.
Moderatori: Aniello Anastasio (AIVI – Università degli Studi di Napoli, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali) – Roberto Macrì (AIVI – ASP Catanzaro)
- Paolo Capovilla (Ulss 1 “Dolomiti”)
Balistica terminale e igiene delle carni
- Elisabetta Bonerba (Università degli Studi di Bari, Dipartimento di Medicina Veterinaria)
Contaminanti emergenti e valutazione del rischio
- Nicola D’Alessio (IZS del Mezzogiorno)
Ruolo della fauna selvatica nella diffusione e mantenimento dell’antibiotico-resistenza.
- David Ranucci (Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Medicina Veterinaria)
Qualità igienico-sanitaria delle carni di ungulati selvatici: stato dell’arte e gestione in una filiera controllata
- Vincenzo Veneziano e Giorgio Smaldone (Università degli Studi di Napoli, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali)
La gestione delle case di caccia e igiene del prodotto
- Tavola rotonda – Esperienze a confronto:
Giovanni Granitto (Ministero Sanità)
Roberto Barbani (AUSL Bologna – Regione Emilia-Romagna)
Giorgio Briganti (USL Sud Est Toscana – Regione Toscana)
Agostino Macrì (Unione Nazionale Consumatori)
Martedì 15 giugno 2021 – 2° Sessione:
La gestione delle filiere della selvaggina nei piani di contenimento
L’esplosione demografica della fauna selvatica ha comportato la necessità di applicare sul territorio nazionale misure di controllo al fine di ridurre gli impatti con le attività umane. Le misure gestionali si dividono tra quelle poste in essere nelle aree soggette ad attività venatoria e regolamentate dalla LN 157/92 e quelle svolte all’interno delle aree protette soggette alla LN 394/91. Il controllo faunistico non tiene tuttavia ancora in conto di come utilizzare la risorsa carni di selvaggina in maniera adeguata e rispettosa delle norme nazionali e comunitarie vigenti. Per tale motivo, nell’ambito della sessione verranno portate alla luce le criticità e le opportune soluzioni da mettere in atto al fine di disporre di indicazioni condivise circa la gestione della fauna e lo sviluppo di filiere dedicate e locali di carni di selvaggina.
Moderatori: Nicola Ferrari (SIEF – Università degli Studi di Milano, Dipartimento DIMEVET) – Roberto Viganò (SIEF – Studio Associato AlpVet)
- Barbara Franzetti (ISPRA)
Il controllo della fauna selvatica nelle aree protette
- Giovanna Massei (National Wildlife Management Centre – UK Animal and Plant Health Agency)
La gestione delle popolazioni di cinghiale: metodi di contenimento
- Mauro Ferri (SIEF)
Metodi di contenimento del cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette: analisi delle applicazioni delle normative europee in Italia
- Alessandro Bianchi (IZSLER)
Elementi di valutazione del benessere animale nelle attività di cattura e traslocazione della fauna
- Tavola rotonda – Esperienze a confronto:
Eugenio Duprè (Ministero Ambiente)
Giovanni Granitto (Ministero Sanità)
Simone Stella (Università degli Studi di Milano, Dipartimento VESPA)
Luca Pedrotti (Parco Nazionale dello Stelvio)
Simone Angelucci (Parco Nazionale della Majella)
Umberto di Nicola (Parco Nazionale Gran Sasso)
Alessandro Bettosi (Ex-Dirigente CFS Medico Veterinario)
Martedì 22 giugno 2021 – 3° Sessione:
“Safe Game Meat” – Esperienze internazionali a confronto
L’Italia, nonostante la grande presenza di fauna selvatica, importa grandi quantità di carni di selvaggina dall’estero. In questa sessione internazionale, diversi esperti europei sono stati invitati a descrivere le modalità di gestione delle carni di selvaggina messe in atto ne loro Paesi, con particolare attenzione all’applicazione e all’interpretazione delle normative comunitarie sul tema del prodotto locale, della formazione degli operatori (cacciatori, macellai, ristoratori) e delle effettive ricadute socioeconomiche sul territorio.
Moderatori: Carlo Vittorio Citterio (SIEF – IZSVenezie) – Michael Gibbert (Università della Svizzera Italiana)
- Peter Paulsen (VetMedUni – Wien)
Steps to build a game meat chain: the Austrian experience
- Denny Maaz (BfR – Berlin)
Game meat hygiene and safety in Europe – differences across countries and opportunities for improvement
- Eugenio Demartini (Università degli Studi di Milano, Dipartimento VESPA)
The game meat chain in Italy
- Jovan Mirceta (PE “Vojvodinašume” Novi Sad – Serbia)
The game meat chain in Serbia
- Christian Gortazar (IREC – Spain)
The game meat chain in Spain
- Discussione finale
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